La psicoterapia individuale tiene conto della fase del ciclo vitale che la persona sta attraversando. Esistono analogie e differenze nel lavoro con gli adulti rispetto a quello con adolescenti e bambini.
Con gli adolescenti e i bambini, si pone grande attenzione ai contesti evolutivi, e, se minorenni, si crea uno spazio di lavoro con i genitori per aiutarli ad affrontare con maggiore consapevolezza le difficoltà che tutti, il bambino o l’adolescente, ma anche l’intera famiglia, stanno attraversando (vedi sostegno alla genitorialità).
La terapia con gli adolescenti, tiene conto del processo di separazione-individuazione, quindi delle necessità di autonomia e di rinegoziazione delle relazioni interpersonali che avviene in questa fase del ciclo vitale. Questo implica un’attenzione ad aspetti diversi, rispetto alla terapia con gli adulti, sul piano della relazione terapeutica. Lo psicoterapeuta conosce inoltre le differenti necessità evolutive nelle diverse fasi dell’adolescenza (prima, seconda e tarda adolescenza) ed è preparato ad affrontare la rapidità con cui si sussegue l’alternanza degli stati affettivi, corrispondente alla velocità dei cambiamenti che avvengono sul piano corporeo.
In età evolutiva, e soprattutto con i bambini, si tiene in grande considerazione il contesto attuale per comprendere le manifestazioni affettive e comportamentali. Con i pazienti più piccoli, anche con quelli che non sanno ancora parlare, si cerca il linguaggio più adatto per entrare in sintonia con l’emotività e le sue manifestazioni. Gioco e disegno rappresentano strumenti fondamentali per imparare a comprendere le emozioni del bambino, le sue angosce e i suoi timori, per aiutarlo a comunicare ciò che prova in uno spazio protetto nel quale ogni manifestazione del suo mondo interiore verrà accolta, ascoltata, compresa e legittimata.
Un aspetto importante della psicoterapia individuale ad ogni età è la necessità di creare un ambiente sicuro e accogliente che favorisca il contatto emotivo con l’altro e, quindi, l’esplorazione dei vissuti affettivi. Un bambino che faccia esperienza di un ambiente sicuro, sarà più disponibile a raccontarsi attraverso il gioco, questo favorirà la sintonizzazione affettiva e un vissuto di continuità e coerenza dei propri stati mentali, che, a sua volta, influenzerà positivamente il suo sviluppo.